Monitoraggio e gestione del sottosistema a dischi

Analizzare il funzionamento dei dischi per ottimizzarne l'utilizzo.

Un semplice programma, hdparm, di solito già installato su quasi tutte le distribuzioni Linux, può essere usato per misurare le prestazioni dell’hard disk.  

La sintassi è la seguente:  

hdparm -t [device]  

dove [device] va sostituito con il nome dell’unità che volete sottoporre al test, ad esempio:  

hdparm -t /dev/sdb1  

che darà come risultato:  
  
/dev/sdb1:  
Timing buffered disk reads: 64 MB in 7.57 seconds = 8.45 MB/sec
  

Per effettuare, invece, un benchmark del sistema, si può usare nbench, che misura le performance di CPU, FPU e memoria. Esegue dieci diversi test e confronta i risultati ottenuti con quelli di un sistema di riferimento base (maggiori informazioni sono disponibili sul sito dedicato al programma dalla rivista Byte).

Un altro programma utilizzato per la misurazione delle prestazioni del file system è Bonnie (oppure la sua evoluzione Bonnie++), di solito impiegato per analizzare l’incremento (o la diminuzione) delle prestazione del sotto sistema dischi, a volte in abbinamento con altri strumenti come lo stesso hdparm oppure tune2fs.    

Il programma scrive e poi legge, come impostazione predefinita, 100 Mb di dati. Con il parametro -s è ovviamente possibile cambiare il numero di Megabyte da utilizzare per il test. L’opzione -html fornisce i risultati in formato html mentre -d serve a specificare una directory diversa da sottoporre al test.  

bonnie [-d dir] [-s size] [-html]  

Ad esempio:  
  
bonnie -d /home/pippo -s 50
  

esegue un test con 50Mb nella directory /home/pippo.  

Per visualizzare, invece, lo spazio disco ancora disponibile, ecco il comando  

check_disk -w 15% -c 10% $(for x in $(cat /proc/mounts |awk '{print $2}')\; do echo -n " -p $x "\; done)

Privacy Policy